Si può accedere ai finanziamenti senza busta paga? La risposta è sì. Si tratta di una soluzione molto apprezzata per diverse categorie, che vanno dai disoccupati ai lavoratori stagionali, senza dimenticare il mondo dei liberi professionisti. Nelle prossime righe vi spiegheremo chi può accedere a questi finanziamenti e come è possibile richiederli.

Contenuti dell'articolo

Le categorie di riferimento

Iniziamo proprio dalle categorie a cui è dedicato questo servizio. La busta paga spesso viene considerata fondamentale per richiedere un finanziamento, perché permette al lavoratore di dimostrare la percezione di un reddito fisso. I finanziamenti senza busta paga rispondono alle esigenze delle categorie che non rientrano in questa fattispecie.

Possono quindi accedervi i liberi professionisti e i commercianti indipendenti, che lavorano attraverso la propria Partita Iva. Trattandosi di attività lavorative indipendenti non possono dimostrare un fisso mensile, non avendo una vera e propria busta paga.

Una situazione simile si profila anche per i lavoratori a tempo determinato e per quelli con lavori stagionali, che spesso finiscono per essere esclusi dal sistema dei prestiti. Questa è proprio una delle maggiori polemiche che il mondo dei precari pone verso gli istituti creditizi.

Infine troviamo le categorie che non hanno un lavoro, come i disoccupati e le casalinghe. Inoltre è molto utile anche per chi ha uno stipendio fisso troppo basso e la cui busta paga non basta per vedere accettata la propria richiesta di prestito.

Come possono chiedere un finanziamento liberi professionisti e commercianti

Le procedure sono differenti a seconda della categoria che viene presa in considerazione. In realtà per i liberi professionisti non è così complicato accedere a forme di finanziamento. Di solito gli istituti di credito richiedono la dichiarazione dei redditi degli ultimi anni, così da poter valutare se la nostra situazione lavorativa è davvero affidabile.

Si tratta a tutti gli effetti di un perfetto compromesso: è vero che non sono presenti le stesse garanzie di una busta paga, ma in questo modo si cerca di dare fiducia in base a dei dati preesistenti.

Fornire garanzie

In caso non si abbia a disposizione una dichiarazione dei redditi adeguata, come nel caso dei disoccupati o dei precari a basso reddito, si possono fornire agli istituti di credito delle garanzie differenti.

Si può ad esempio firmare una ipoteca sul proprio immobile. Bisogna fare particolare attenzione, perché in caso di insolvenza rischiamo di perdere in maniera definitiva la proprietà. In alternativa possiamo anche offrire dei beni mobili come garanzia, come gioielli e simili. Valgono come beni mobili anche quadri di valore.

Se invece riceviamo ogni mese un affitto da un nostro immobile possiamo fornire il contratto di locazione come garanzia. Contratti di questo genere attestano che ogni mese riceviamo una certa quantità di denaro, utile per dimostrare che possiamo ripagare il nostro prestito.

L’utilizzo del garante

In caso non si possano fornire garanzie, invece, si può optare per un differente sistema, utilizzando la figura del garante. Si può richiedere un finanziamento senza busta paga se qualcuno di affidabile dal punto di vista creditizio garantisce per noi.

Tale sistema è assolutamente legale, e prende il nome di fidejussione. Non è detto che la persona debba essere un parente: può anche essere un nostro amico o qualcuno che decida di farsi carico di questo impegno. In caso di insolvenza l’istituto si rifarà proprio con il garante.